
Dopo numerosi successi ottenuti, anche presso il nostro teatro, torna Arturo Cirillo, regista e interprete ne La purga (1910) di Georges Feydeau, considerato il più grande autore di commedie francesi dopo Molère. Nelle note di regia, Cirillo, spiega le ragioni della sua scelta: “George Feydeau appartiene a quegli autori di cui si pensa di conoscere tutto, autori che non potranno più sorprenderci. Ho l'impressione invece che il nostro abbia varie cose dentro al suo cilindro, e nella sua testa, e di conseguenza nel suo teatro”.
La purga ha un tono di commedia, divertente e irresistibile. La compagnia guidata dal regista napoletano, qui nei panni anche del protagonista, crea un quadretto familiare malridotto, dove marito e moglie si scontrano continuamente per motivi tra i più bizzarri, che fanno ridere per la loro natura aleatoria e imbevuta di non-sense; ma che allo stesso tempo dipingono dei meccanismi interni incrinati e incubatori di mostruosità che si riflettono nel frutto del loro non-amore: in Totò, il loro bambino di 7 anni che è un perfetto criminale in nuce, viziato e prepotente.
Si ride – e molto – durante una messinscena in cui non c’è personaggio che non si collochi a metà tra il ridicolo e il supponente, tra l’ignorante e l’ipocrita. L’apparenza dietro cui tutti cercano di mascherarsi, nella Belle Epoque come negli anni ’70 – epoca in cui Cirillo ambienta la sua Purga –, frana. Lo spettacolo mette alla berlina tutto il perbenismo di facciata. Ieri come oggi.
Regia
Arturo Cirillo
Coreografia luci
Badar Farok
Musiche
Francesco De Melis
Interpreti principali
Arturo Cirillo, Sabrina Scuccimarra, Rosario Giglio, Luciano Saltarelli, Giuseppina Cervizzi
Compagnia
Teatro Stabile delle Marche
Assistente alla regia
Salvatore Caruso
Scene
Dario Gessati
Costumi
Gianluca Falaschi
Via Benedetto Cairoli, 53 - 26041 Casalmaggiore (CR)