
Il De Anima è “un lavoro che guarda all’origine delle cose di quelle cose che si annidano negli aspetti meno eclatanti dell’esistenza, ma che sono nutrimento irriducibile dell’esistenza stessa”. Uno squarcio che chiama in causa Aristotele e le sue teorizzazioni sull’anima come forma incorporata nella materia.
De Anima è un affresco rarefatto e inquieto. Sul palcoscenico si muovono sei presenze che discendono direttamente dai dimessi arlecchini, clown e saltimbanchi di Picasso nei periodi blu e rosa, tutti rigorosamente senza maschera, non meno che dalle «folli, svaporate, meravigliose creature» di Watteau (secondo le parole di Baudelaire); dalle cupe e demoniache presenze dei Capricci e nelle elegantissime figure degli Scherzi di Giambattista Tiepolo.
Emergono e scompaiono da quel fondale “rosa Tiepolo” che è unico elemento aggiunto al palcoscenico nudo. Tra impeti giocosi, malinconiche attese e tocchi di tenue clownerie, questi manichini filiformi e leggeri disegnano quadri distinti eppure accomunati da un fil rouge fatto di slanci e sospensioni; accanto a loro, un’ironica ombra è contrasto e contrappunto di ogni movimento, accompagna e scombina le relazioni con gli stessi corpi da cui è stata generata, sono ombre che divengono esse stesse corpi a cui le presenze sono addomesticate, arrese, come ridotte a meri disegni di sagome alla fine del giorno.
Regia
Virgilio Sieni
Interpreti principali
Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Davide Valrosso, Luca Zanni
Compagnia
Compagnia Virgilio Sieni
Note
musica J.S. Bach
Luci
Roland Van Ulden elaborazione
Costumi
Giulia Bonaldi
Cappelli
Antonio Gatto
Sartoria
Emma Ontanetti - elementi scenici Chiara Occhini
Produzione
2012 La Biennale di Venezia, Compagnia Virgilio Sieni
Via Benedetto Cairoli, 53 - 26041 Casalmaggiore (CR)