
Il Misantropo è uno dei capolavori di Molière. L’intreccio è semplice ma acuta è l’analisi dei carattere e dell'ambiente. Alceste, giovane nobile e sincero, dialogando con l'amico Filinto spiega le cause per cui aborre i rapporti umani: tutti sono falsi ed ipocriti e, pur di seguire le convenzioni sociali, sono disposti a mentire. Ciò lo indigna profondamente e lo porta a detestare tutto il genere umano. Vorrebbe fuggire da quel mondo ma vi è legato dall'amore per Celimene. Qui Molière ribadisce la necessità di essere se stessi in un mondo in cui prevalgono convenzioni e formalità. Tuttavia l’arguzia e la saggezza di Molière, dopo avere sostenuto questo, ci dice che non tutta la ragione sta dalla parte di Alceste. Cos’è la purezza isolata dal mondo? Nulla di nulla! Un uomo non è solo uno, è un'infinità di occasioni per stupire chi lo sta ad osservare.
Regia
Alberto Giusta
Compagnia
Compagnia GANK
Note
di Molière
Via Benedetto Cairoli, 53 - 26041 Casalmaggiore (CR)