
L’acqua del mondo si sposta da una parte all’altra, s’innamora della luna sballottando i nostri destini. Il mare è uno solo e ha i fiumi per chioma, e noi, come al solito, cerchiamo nelle cose un ordine che ci faccia aggrappare alla salvezza. Nel vagone di un treno che attraversa la pianura si incontrano casualmente alcuni viaggiatori. Loro non lo sanno, ma hanno qualcosa in comune: sono in qualche modo dei reduci. Cominceranno a raccontarsi le proprie storie e scopriranno di essere tutti scampati all’acqua. L’acqua del Polesine, l’acqua di New Orleans, l’acqua dello Tsunami, l’acqua dei mille posti inondati, più o meno conosciuti: vicende terribili, dalle quali chi è riuscito a sopravvivere ha ricavato una nuova consapevolezza della precarietà umana ed ha trovato la forza per continuare a vivere. Come nei racconti dei pescatori, tutto sembra prendere il tono di una sfida a chi l’ha scampata meglio, a chi ha avuto l’avventura peggiore. Ma alla fine qualcuno non la conta giusta. Chi è? E perché sta vivendo la vita di un altro? Il testo è carico di suggestioni e di richiami sapientemente calibrati tra il patetico e l’ironico, e di una recitazione che, in perfetto stile Vacis, non è mai piatta e didascalica, ma si sviluppa in un incalzare continuo, aggiunge ritmo al ritmo, si ferma un attimo per rifiatare e poi, ancora più gagliarda, riparte. Un progetto, un regista e un cast di attori che promettono meraviglie.
Regia
Gabriele Vacis
Interpreti principali
Laura Curino, Natalino Balasso, Cristian Burruano
Compagnia
ATA Teatro Regionale Alessandrino
Note
di Gabriele Vacis e Natalino Balasso
Via Benedetto Cairoli, 53 - 26041 Casalmaggiore (CR)