
Re, principi e fate, maledizioni ed incantesimi che si snodano fra Oriente e deserti, ma anche Pantaleone , Brighella e Truffaldino che raccontano al pubblico i retroscena della vicenda: riusciti meccanismi di meteateatro connotano questa gradevolissima fiaba teatrale, scritta da Gozzi nel 1762. In essa convivono linguaggio aulico e da commedia dell’arte, si mescolano sogno e scena, illusione e realtà quotidiana: Gozzi è abile a mutare continuamente il ritmo cadenzato della fiaba, alternando compressione ed esplosione, ironia comica e tensione drammatica, mondo delle maschere e personaggi aristocratici.
E’ compito e privilegio dello spettacolo teatrale - con la sua effimera durata e la manifesta finzione scenica - esibire i valori alternativi a quelli rappresentati nel "mondo". Davvero il contrario del realismo goldoniano... Eppure… La donna serpente porta in scena una comicità amara, una vicenda umana nascosta sotto la meraviglia e la commedia, con una nota ironica particolarmente attuale ed accattivante.
Regia
Giuseppe Emiliani
Compagnia
Compagnia di Teatro I Fratellini Associazione Culturale Vortice, Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni
Note
musiche di Uri Caine
Via Benedetto Cairoli, 53 - 26041 Casalmaggiore (CR)