
Due bambini orfani e bellissimi sono affidati a una giovane istitutrice, che si prenderà cura di loro in un’antica dimora di campagna. Il clima iniziale è di paradiso terrestre. Poi, segnali inquietanti cominciano a insinuarsi, e presenze misteriose si fanno largo nella vicenda. Ben presto tutto assumerà un’atmosfera gotica con strane presenze che turbano i protagonisti del dramma, legati tra loro da un’infinita catena di seduzioni: ognuno di loro ama, è riamato, e pretende dall’altro il totale servilismo. Asse del racconto è il tema della ripetizione e l’ossessione di essere amati, un desiderio voluttuoso con un forte prezzo da pagare; degradarsi, corrompere, sedurre e possedere, creare una dipendenza e consacrare all’amato la propria vita. Questo testo è la più spietata requisitoria contro l’illusoria convinzione che l’amore sia un sentimento romantico, è una cupa e sinfonica ragnatela di rapporti che svela quanto i legami non siano altro che un gioco crudele tra vittima e carnefice.
Regia
Carmelo Rifici
Compagnia
Teatro Litta
Note
di Henry James
Via Benedetto Cairoli, 53 - 26041 Casalmaggiore (CR)